Imprese cinesi in Abruzzo: crescita esponenziale in pochi anni
Consistente la comunità imprenditoriale cinese che ha preso piede in Abruzzo nell'ultimo decennio. Al quarto trimestre del 2009 ammontano infatti a 860 le imprese con titolari cinesi con un'incidenza a livello nazionale pari al 2,5% e un incremento pari a +458,4% rispetto all'anno 2000 quando se ne contavano solo 154. Con tale incremento, inoltre, l'Abruzzo si posiziona all'undicesimo posto tra le regioni italiane per aumento di imprese individuali attive con titolare cinese dal 2000 al 2009. Questi gli elementi salienti di uno studio della Camera di commercio di Milano e registro imprese a febbraio 2010 e al quarto trimestre 2009 e 2000 relativi alle imprese individuali e alle dichiarazioni di attività delle imprese e su dati Istat 2008, i cui dati per l'Abruzzo sono stati elaborati dall'agenzia giornalistica Dalla A alla V. L'analisi tiene conto inoltre delle province italiane che hanno fatto registrare gli incrementi maggiori evidenziando come la provincia teramana si posizioni al sedicesimo posto, guadagnando tra l'altro due posizioni rispetto all'anno 2000, con 556 titolari cinesi di ditte individuali, un'incidenza pari all'1,6% sul totale nazionale e una variazione percentuale, dopo nove anni pari a +595%. Più in generale in Italia, sono oltre 34.000 le ditte individuali con titolare cinese attive nel 2009, in crescita del 293% rispetto al 2000 (quando erano quasi 9.000). Toscana (22,1%) e Lombardia le regioni dove più si concentrano mentre sono il commercio (47,2%) e il manifatturiero (40,4%) i settori di attività preferiti. Anche se oltre un'impresa cinese su dodici (8,2%) è attiva nei servizi alla ristorazione, tra bar, ristoranti e somministrazione con asporto. E nei primi due mesi del 2010 sono già 1.366 le iscrizioni di nuove ditte individuali con titolare cinese, in pratica oltre 35 ditte al giorno considerando solo i giorni lavorativi. Tra le attività più scelte dai nuovi imprenditori, oltre al tradizionale commercio (35% delle iscrizioni di imprese individuali cinesi nei primi due mesi del 2010 in Italia) e manifatturiero (38%) si diffondono sempre più i bar (7%) mentre 1 attività nuova su cinquanta ormai è un centro benessere o massaggi o una stireria (2% ciascuno). Prato (19%), Milano (10,5%) e Firenze (5,7%) le province di maggiore diffusione della nuove attività cinesi. Tra i vari settori, Milano è prima per concentrazione di nuovi bar, centri benessere e sartorie, Roma per il commercio, Prato per il manifatturiero. Mentre Torino è la seconda provincia per nuovi parrucchieri cinesi, Mantova lo è per diffusione di bar. Per visualizzare la tabella cliccare su “download”
di Vittorio Bellagamba
30/04/2010