Feste in casa e i menù contadini in agriturismo per queste festività
ASCOLI - L’arrivo delle festività segna il ritorno della tradizione gastronomica nelle case dei piceni, che per il Natale 2024 riscoprono i piatti tipici del territorio. Secondo le stime di Cia Agricoltori di Ascoli, Fermo e Macerata, la maggior parte delle famiglie locali sceglieranno di festeggiare tra le mura domestiche, con pranzi e cene a base di prodotti legati alla tradizione del Piceno, preferendo una cucina casalinga rispetto a mode esotiche.
L’associazione sottolinea che, sebbene molti decidano di trascorrere le festività a casa con parenti e amici, le classiche tavolate natalizie non passeranno inosservate: ogni famiglia spenderà in media oltre cento euro per un menù ricco di piatti tipici. Tuttavia, non mancheranno anche coloro che opteranno per ristoranti, trattorie e agriturismi per festeggiare l’arrivo del 2025.
I menù natalizi non tradiscono la tradizione: tra le portate più richieste ci sono le celebri olive all’ascolana, il ragù, il bollito, i tortellini in brodo, le verdure pastellate, l’abbacchio, il cotechino e lenticchie, senza dimenticare i dolci come il pandoro e il panettone. Un ruolo centrale avrà anche il pesce, protagonista del cenone della Vigilia, con un aumento significativo dei consumi di alici, baccalà, orate, spigole, trote e capitone, in sostituzione del più costoso caviale d’importazione.
Per quanto riguarda le bevande, continua a trionfare lo spumante e il prosecco, che con il 90% dei brindisi, sono destinati a superare lo champagne nelle feste picene.
Anche gli agriturismi, che valorizzano la cucina contadina, vedranno un successo crescente. “Queste lunghe festività premiano la vacanza in campagna, soprattutto sul fronte della ristorazione. I prezzi competitivi e le offerte last minute contribuiranno a rendere ancora più piacevole l’esperienza”, concludono dalla Cia provinciale.
La tradizione gastronomica del Piceno si conferma, quindi, la vera protagonista delle festività.
16/12/2024