Settore tessile, volumi ancora ridotti per l'Abruzzo
Trecentonovantasette imprese abruzzesi si occupano del tessile un settore che, stando ai dati, stenta a decollare. Infatti il peso della nostra regione rispetto alla media nazionale è solo del 2.1%, un valore decisamente basso per un comparto che può essere considerato ancora pionieristico. Gli ambiti più rappresentativi sono quelli del finissaggio dei tessili (centoventidue aziende) e del confezionamento di articoli tessili tra cui biancheria da letto, da tavola e per l'arredamento (centoventi aziende coinvolte). Seguono, le cinquantasette imprese che si occupano di fabbricazione di altri prodotti tessili nca, e le ventisette lavorano nell’ambito della tessitura, infine la preparazione e filatura di fibre tessili è in mano a ventitrè aziende. Per il resto la situazione è quasi tutta stazionaria. La fabbricazione di tappeti e moquette coinvolge un totale di dieci aziende, quella dei tessuti a maglia otto, cinque sono le imprese esclusivamente tessili e altrettante orbitano nell'ambito della fabbricazione di spago, corde, funi e reti, infine una sola si occupa di fabbricazione di tessuti non tessuti e di articoli in tali materie (esclusi gli articoli di abbigliamento) Disaggregando il dato a livello provinciale, Teramo con centoottantadue imprese all’attivo nel tessile può essere considerata la provincia capofila anche se la sua incidenza a livello nazionale è pari al solo 1%. Le altre città abruzzesi seguono in una escalation verso il basso. Chieti con novantasei aziende incide dello 0.5% rispetto la media nazionale, Pescara con lo 0.4% ha settantotto aziende all’attivo, chiude la provincia de L’Aquila con quarantuno imprese che orbitano nel tessile e rappresentano lo 0.2% della media nazionale. Questo quanto risulta da uno studio della Camera di Commercio di Milano su dati Registro Imprese al III° trimestre 2010 i cui dati per l’Abruzzo sono stati elaborati dall'agenzia giornalistica Dalla A alla V. A livello nazionale, Lombardia e Toscana sono le regioni leader in Italia per numero di imprese attive nell’industria del tessile: insieme ne contano circa novemila e rappresentano circa la metà del totale nazionale. Tra le province spiccano Prato prima con duemilaquattrocentoottantadue attività e Milano seconda con millesettantacinque. Seguono Varese (millequarantatré), Como (ottocentotrentacinque) e Pistoia (ottocentododici). E un quarto delle imprese nazionali (25,1%) opera nel settore del confezionamento di articoli tessili tra cui biancheria da letto, da tavola e per l’arredamento, Milano prima ne conta duecentocinquantacinque.
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di Vittorio Bellagamba
28/01/2011