Lieve flessione del tasso di disoccupazione in Abruzzo
Diminuisce, seppur di poco, il tasso di disoccupazione in Abruzzo. Al primo trimestre del 2010, risulta infatti pari all'8,1%% rispetto al 9,7% dello stesso periodo del 2009. In valori assoluti, infatti, se gli occupati hanno subito una flessione di quattromila unità scendendo a quota 491mila le persone in cerca di occupazione sono passate da 53mila a 44mila unità, mentre la popolazione attiva che rappresenta la forza lavoro è pari a 535mila, diminuita di 13mila unità. Per quanto riguarda gli occupati per settore di attività economica sono complessivamente 491mila gli occupati (354mila i dipendenti e 137mila gli indipendenti) di cui la fetta più ampia, pari a 330mila unità, è occupata nel comparto dei servizi, mentre 88mila nel commercio, 45mila nell'industria e 14mila nell'agricoltura. Questo quanto emerso da un'indagine dell'Istat i cui dati per l'Abruzzo sono stati elaborati dall'agenzia giornalistica Dalla A alla V che ha inoltre analizzato le differenze di trend occupazionale tra maschi e femmine. L'occupazione maschile passa dalle 303mila unità del primo trimestre del 2009 alle 300mila dello stesso periodo del 2009, mentre quella femminile resta stabile attestandosi in entrambi i trimestri a quota 191mila unità. L'occupazione femminile, dunque, sembra risentire meno della crisi, ma resta comunque meno consistente rispetto a quella maschile. Nel contempo, a livello nazionale, il numero di occupati risulta pari a 22.758.000 unità segnando un calo rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente pari allo 0,9 per cento (-208.000 unità). La perdita dell’occupazione è la sintesi di una significativa riduzione della componente italiana (-391.000 unità) e di una sostenuta crescita di quella straniera (+183.000 unità). Prosegue la forte riduzione del numero degli occupati nell’industria in senso stretto, soprattutto nel Nord. Al protrarsi del forte calo dei dipendenti a tempo indeterminato si contrappone la sostanziale battuta d’arresto della caduta del lavoro temporaneo (dipendenti a termine e collaboratori) e il consolidamento dell’occupazione a orario ridotto. In termini destagionalizzati l’occupazione totale registra una variazione positiva dello 0,1 per cento rispetto al trimestre precedente. Il tasso di occupazione è pari al 56,6 per cento, con una flessione di otto decimi di punto percentuale rispetto al primo trimestre 2009, mentre il numero delle persone in cerca di occupazione raggiunge 2.273.000 unità (+291.000), con un aumento del 14,7 per cento rispetto al primo trimestre 2009. L’incremento della disoccupazione si concentra ancora una volta nel Centronord e tra gli individui che hanno perso la precedente occupazione. Alla crescita della disoccupazione si accompagna un moderato incremento degli inattivi (85.000 mila unità), sintesi di una lieve riduzione delle non forze di lavoro italiane e di una ulteriore crescita di quelle straniere. Il tasso di disoccupazione è pari, nella media del primo trimestre, al 9,1 per cento (7,9 per cento nel primo trimestre 2009). Il tasso di disoccupazione destagionalizzato aumenta di due decimi di punto rispetto al trimestre precedente. Per visualizzare la tabella cliccare su “download”
di Vittorio Bellagamba
02/07/2010