Le esportazioni marchigiane registrano variazioni negative
Le Marche sono tra le regioni italiane che hanno fatto registrare la flessione maggiore nelle esportazioni. È infatti pari a -24,7% la variazione registrata nei primi tre mesi di quest'anno nel confronto con lo stesso periodo del 2008. Se infatti nel primo trimestre del 2008 il valore dell'export è stato pari a 2.662mila euro, quest'anno è sceso a quota 2.004mila euro facendo quindi diminuire anche la quota percentuale relativa all'incidenza passata a sua volta dal 3% al 2,9%. Questo in sintesi quanto emerge da uno studio dell'agenzia giornalistica Dalla A alla V che ha elaborato i dati Istat.
Per quanto riguarda il settore di attività economica concernente le esportazioni le flessioni significative in generale hanno riguardato il coke e i prodotti petroliferi raffinati (-52,9%), mezzi di trasporto (-35,6%), sostanze e prodotti chimici (-29,3%), prodotti tessili (-27,8%) e metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (-26,8%). Relativamente all’origine regionale delle esportazioni di questi comparti, per il coke e i prodotti petroliferi raffinati le regioni che contribuiscono maggiormente alle vendite dirette verso l’estero e che hanno fatto registrare le maggiori flessioni di tali flussi sono state la Toscana (-66,7%), la Lombardia (-62,8%) e la Sicilia (-58,9%) e Sardegna (-52%). Al contempo, per quanto riguarda le vendite all’estero di mezzi di trasporto l'Abruzzo, oltre al Friuli-Venezia Giulia (-91,1%), è tra le regioni che hanno fatto registrare le flessioni più significative (-52,2%).
La flessione nelle esportazioni nell’area meridionale e insulare (-36,4%), più in generale, è più intensa per i flussi diretti verso l’Unione europea (-37,3%), rispetto a quella rilevata per le esportazioni dirette verso i paesi extra-Ue (-35,1%). Verso i paesi dell'Unione europea i decrementi rilevanti hanno riguardato la Spagna, il Regno Unito e la Francia; per i paesi extra-Ue, flessioni significative si sono registrate per Sudafrica, Brasile, Corea del Sud, Turchia, paesi Mercosur e Russia (tabella 3). Nel confronto fra primo trimestre 2009 e il corrispondente periodo del 2008 è diminuita l’incidenza delle esportazioni della ripartizione sul totale nazionale (dal 12 al 9,9%), con una flessione della quota delle vendite verso i paesi Ue (dall’11,7 al 9,6%) associata ad una flessione di quella verso i paesi extra-Ue (dal 12,3 al 10,2%). La composizione delle esportazioni delle regioni meridionali e insulari per area geoeconomica di sbocco ha visto aumentare di 0,8 punti percentuali la quota verso i paesi extra-Ue a scapito di quella verso i paesi Ue.
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di Vittorio Bellagamba
26/06/2009