Numerose le imprese marchigiane in procedura fallimentare
Forti le conseguenze della crisi nel settore economico, tra le quali numerose cessazioni di attività. Nonostante una lieve diminuzione rispetto al 2007, che ne aveva registrate 237, continuano ad essere numerose le aziende della regione Marche che entrano in procedura fallimentare e che nel 2008 sono state pari a 228. Disaggregando il dato a livello provinciale emerge che dal 2007 al 2008 è cresciuto il numero di queste nelle province di Macerata ed Ascoli Piceno, rispettivamente del 20,5% e del 16,7%. In provincia di Macerata, infatti, le procedure aperte nel 2007 sono state 44 a fronte delle 53 del 2008 facendo registrare così un saldo pari a 9. Al contempo in provincia di Ascoli Piceno le procedure aperte nel 2008 sono state 70 a fronte delle 60 del 2007, registrando un saldo pari a 10. Situazione più rosea, invece, nelle provincie di Ancona e Pesaro Urbino dove si è verificata una flessione nel numero di imprese entrate in procedura fallimentare rispettivamente pari a -14,9% e -32,6%. Nel 2007, infatti, le procedure aperte ad Ancona e Pesaro Urbino sono state rispettivamente 87 e 46, mentre nell’anno successivo 74 e 31 facendo registrare un saldo pari a -13 e -15.
Questo quanto risulta da un’indagine di Unioncamere i cui dati per le Marche sono stati elaborati dall’agenzia giornalistica Dalla A alla V.
A livello nazionale emerge che l’inasprimento delle condizioni dei mercati non affiora, se non in lieve misura, dall’analisi dei dati sulle aperture di procedure fallimentari, cresciute nel 2008 al ritmo del 2,2% (in particolare nel commercio, costruzioni e trasporti). Ma per avere un quadro di quanto accaduto nell’ultima parte dell’anno bisognerà attendere i consuntivi del primo trimestre 2009.
Infine, le aree territoriali che hanno contribuito maggiormente all’aumento dello stock delle imprese nel 2008 sono state quelle del Centro (+1,2%) e del Nord-Ovest (+0,9%). Nel Mezzogiorno la crescita (+0,32%) è stata la metà della media nazionale, mentre è stato praticamente fermo il Nord-Est (+0,06%).
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di Vittorio Bellagamba
27/02/2009