
Rosee prospettive occupazionali in Abruzzo per il 2008
Oltre tremila i nuovi posti di lavoro previsti in Abruzzo nel corso di quest'anno che fanno prospettare una crescita occupazionale pari all'1,3%, valore superiore - seppur di poco anche alla media nazionale (+1%). In particolare, è la provincia di L'Aquila che, con un tasso di crescita occupazionale pari al 2,9% che in valori assoluti si traduce in 1.260 unità, si posiziona al primo posto in Abruzzo per incremento della base occupazionale. Seguono le province di: Chieti con una previsione di 1.110 nuovi occupati e un tasso dell1,4%; Teramo con 380 nuovi occupati e un tasso dello 0,6%; Pescara con 280 nuovi occupati e un tasso dello 0,5%.
Questo, in sintesi, quanto emerge da un'indagine di Unioncamere i cui dati per l'Abruzzo sono stati elaborati dall'agenzia giornalistica Dalla A alla V.
In una fase di congiuntura economica piuttosto sfavorevole, dunque, le aziende reagiscono investendo sulle risorse umane. In particolare, inoltre, le imprese sembrano favorire le assunzioni qualificate. Cresce, infatti, la domanda di dirigenti, impiegati con elevata specializzazione e tecnici (172mila le assunzioni previste). Questo gruppo rappresenta il 20,8% delle entrate (due punti e mezzo in più rispetto al 2007). Si tratta di personale quasi esclusivamente laureato o diplomato, che viene assunto nella maggioranza dei casi con contratto a tempo indeterminato (59,7% del totale, quota più elevata rispetto al 57,5% del 2007).
Continua ad essere il Mezzogiorno l’area del Paese in cui si prevede il maggior aumento della base occupazionale 2008. Il Sud e le Isole fanno infatti ancora registrare i valori più elevati sia rispetto alle assunzioni (12,5% il tasso di entrata), sia rispetto al saldo occupazionale (+1,5%, pari a 35.760 posti di lavoro in più rispetto al 2007). Seguono il Nord Est (9,9% le entrate e +1,0% il saldo), il Centro (9,3% e +0,9%) e il Nord-Ovest (7,5% e +0,7%). A livello regionale, la classifica dei tassi di crescita pone al primo posto il Molise (+3,3%, di poco superiore al 3,1% dello scorso anno), seguito da Calabria (+2,2%, in deciso aumento rispetto al +1,1% del 2007), Sicilia (+1,6%) e Campania (+1,5%), con andamenti stazionari rispetto a quanto previsto dodici mesi fa. Più contenute le previsioni relative a Sardegna (+0,8%, in crescita rispetto al precedente +0,4%), Basilicata (+1,2%, contro il +1,7% del 2007) e Puglia e Abruzzo (+1,3%).
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di Vittorio Bellagamba
18/07/2008