Prove di fuga per la capolista
Con il successo esterno di Sora (0-2) la Sambenedettese consolida il primo posto in classifica e stacca di quattro punti il suo prossimo avversario, il Teramo, e l'ottimo Atletico Ascoli che, vincendo a Chieti, frena i teatini. Se aggiungiamo la sconfitta del Fossombrone e i pareggi di Teramo e L'Aquila, la tredicesima giornata diventa la prima in cui la capolista prova ad allungare sulle concorrenti.
Una partita dura, quella di Sora, contro una compagine che ha impegnato i rossoblù, i quali hanno reagito anche alle avversità e hanno portato a casa tre punti che valgono doppio.
Mister Palladini schiera subito il "nuovo" arrivo Zoboletti, appena rientrato da Carpi dopo la risoluzione del contratto. Non sono disponibili Baldassi, Paolini e Pezzola, gioca Zini in difesa e in attacco c'è Eusepi con Lonardo, Kerjota e Battista alle sue spalle.
A proposito di partita equilbrata, il Sora potrebbe passare in vantaggio dopo un giro di lancetta, Orsini si supera su Stampeta. Due minuti dopo, la Samb è in vantaggio: la penetrazione di Battista viene neutralizzata ma la palla finisce a Guadalupi, passaggio a Eusepi e sinistro di quest'ultimo che non lascia scampo a Boscolo, 0-1 e rete meritata per il bomber rossoblù, il cui lavoro in questa prima fase del torneo è stata forse poco evidente, ma sempre efficace. Peccato che, al 25°, l'attaccante si faccia ammonire: era in diffida, salterà la sfida con il Teramo.
Il Sora resta in partita e al 31° sfiora il pari, in un'azione di Fontana che si conclude con il rocambolesco intervento di Orsini che frana sul giocatore laziale e su Gennari, che tentava di chiudere sull'avversario: ammonizione per quest'ultimo e infortunio per il portiere, che esce con problemi al ginocchio ancora da valutare. Al suo posto entra Semprini, che prima aveva giocato solo in Coppa Italia con la Vigor Senigallia, insieme a Tataranni per Lonardo, a causa della regola sugli under. Samb dunque senza il portiere (finora) titolare e un attaccante di valore, che però riesce a chiudere la prima frazione di gara in vantaggio.
La ripresa è brillante come il primo tempo.
Subito il Sora, con Stampete, si mostra pericolosa al 3°, la palla sorvola la traversa; poi, all'11°, un tiro di Candellori viene respinto con una buona dose di fortuna da un difensore di casa. Iniziano le sostituzioni, Lulli prende il posto di Orfano e Moretti di Eusepi, costretto all'abbandono da un problema fisico. Al 28°, la miglior occasione del Sora di pareggiare arriva da un corner: per l'arbitro Recupero di Lecce, Zini trattiene Fontana ed è calcio di rigore. Lo batte Stampete ma Semprini lo para e, per la vecchia anche se mai scritta "legge del calcio", a segnare è la Samb. E' il 33° e Gennari colpisce inesorabilmente a rete di testa su calcio di punizione di Kerjota: 0-2.
Un colpo così duro, sotto il profilo psicologico, sarebbe deleterio per tutti ma il Sora continua a provarci e al 37° la punizione di Jirillo viene smanacciata da Semprini prima che la palla entri in porta. Si tratta dell'ultima emozione del match, vince la Samb una partita di sacrificio, con la consapevolezza che qui a Sora poche squadre riusciranno a conquistare punti.
di Roberto Valeri
24/11/2024