La Samb vince con personalità
Alzi la mano chi, dopo Notaresco, avrebbe immaginato un poker alla corazzata L'Aquila: di certo, mister Ottavio Palladini e i suoi atleti, che hanno lavorato in silenzio durante la settimana per affrontare la compagine guidata da Pagliari (dalla quale tutti si aspettavano di più) e vincere con personalità. Agli abruzzesi (accompagnati da una meravigliosa cornice di pubblico, 850 tifosi ospiti al Riviera) va comunque dato il merito di essere scesi in campo per giocarsela a viso aperto, il che potrebbe anche dare al 5-0 finale una chiave di lettura diversa: quando le squadre avversarie si chiudono, la Samb al momento soffre, se la aggrediscono invece sa trovare gli spazi per reagire.
Palladini, con Guadalupi a centrocampo, cambia modulo e passa al 4-4-2: oltre all'ex Nardò, finalmente disponibile dopo aver scontato le tre giornate di squalifica accumulate l'anno scorso, in mezzo al campo schiera Baldassi e Kerjota, il giovane Lonardo fa coppia d'attacco con Eusepi. In difesa gioca Zini a destra. L'Aquila, dal canto suo, conferma il suo micidiale tridente offensivo. Dopo una prima mezz'ora di studio, che fa registrare un tiro di Kerjota e una punizione di Banegas deviata in angolo, arriva l'invenzione di Baldassi che, al 29°, riceve palla da Guadalupi e, dentro l'area di rigore ospite, fa partire un destro a incrociare che non permette a Michielin di intervenire, 1-0. Questo è l'episodio che cambia l'inerzia di una partita in cui sembrava che le due squadre si equivalessero.
Passano dieci minuti e il giovane Lonardo viene servito alla perfezione da un filtrante e atterrato da Mantini: rigore ed espulsione del giocatore ospite, per doppia ammonizione. È giusto sottolineare le vibranti proteste degli abruzzesi, ai quali il contrasto sembra "pulito", comunque a "mettere tutti d'accordo" ci pensa Eusepi che, dal dischetto, realizza il 2-0 nonostante l'ottima intuizione di Michielin.
Nella ripresa mister Pagliari inserisce Misuraca al posto di Giampaolo, ma la Samb fa subito capire che non lascerà agli abruzzesi il pallino del gioco, nonostante la superiorità numerica e al 9°, sugli sviluppi di un corner battuto da Kerjota, il colpo di testa di Lonardo non viene trattenuto da Michielin, 3-0. L'Aquila non ha più la forza di reagire, il quarto gol arriva su un errore del difensore ospite Di Santo che serve Kerjota, il quale con bravura e freddezza trafigge l'estremo difensore aquilano, 4-0. Il quinto sigillo arriva al 23°, minuto in cui Eusepi si dimostra attaccante di razza e sul secondo palo sfrutta il passaggio di Kerjota, 5-0. Tra il quarto e il quinto gol marchigiano, c'è spazio anche per un'occasione di Belloni per L'Aquila, la girata è alta.
Finisce qui, di fatto, una partita che riporta alla ribalta la Sambenedettese e ridimensiona L'Aquila, in un contesto comunque complesso come quello del girone F di serie D. La cinquina proietta la Samb al terzo posto (8 punti), dietro a Vigor Senigallia (10) e Chieti (9) e a pari merito con quel Fossombrone al quale i rossoblù faranno visita domenica e alle sorprendenti Sora e Termoli. A 7 punti, L'Aquila viene raggiunta da Atletico Ascoli e Città di Isernia San Leucio.
di Roberto Valeri
30/09/2024