Il progetto “Non solo Farfalla” vola, anche grazie a Magazzini Gabrielli
La dottoressa Anna Maria Cester, a nome della Fondazione Salesi Onlus, ha reso nota una relazione sull’attività clinica del progetto “Non solo Farfalla”, dedicato ai pazienti nella fascia di età che va da zero a sei anni, affetti da Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA), che Magazzini Gabrielli aveva sostenuto, lo scorso anno, durante il periodo natalizio attraverso una donazione alla Fondazione Salesi Onlus.
Presso l’ambulatorio di Villa Maria dell’Unità operativa di Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale Salesi ci sono stati, da gennaio ad oggi, più di 180 accessi, un dato in aumento rispetto allo scorso anno sia per la ripresa delle aperture, che hanno reso le consultazioni più scorrevoli e semplici, sia ad un lavoro di apertura del servizio ai pediatri di famiglia.
Per quanto concerne l'obiettivo generale che ci siamo proposti – commenta la dottoressa Cester - quello di migliorare la qualità della vita dei Pazienti affetti da DCA, l’Ambulatorio DCA ha risolto positivamente la quasi totalità dei casi. ll Progetto si è svolto regolarmente, un giorno a settimana, per sei ore, in un ambulatorio del complesso di Villa Maria dell’Ospedale Materno–Infantile G. Salesi di Ancona. Grazie alla grande generosità di Magazzini Gabrielli, possiamo continuare a prenderci cura dei piccoli più bisognosi e delle loro famiglie.”
“Lo scorso anno decidemmo di fare questa donazione – ricorda la dottoressa Barbara Gabrielli, componente del Consiglio di Amministrazione e Direttore della Comunicazione di Magazzini Gabrielli – con la speranza che potesse contribuire a fare passi avanti nell’individuazione precoce del fenomeno e, dunque, potesse facilitare una diagnosi rapida. La relazione che la Fondazione Salesi Onlus ci ha fatto pervenire ci riempie di orgoglio, perché il nostro sostegno verso le persone più indifese e bisognose di protezione, i bambini, sta dando buoni risultati”.
I DCA rappresentano una delle forme più frequenti e complesse in cui si può manifestare il disagio psichico in età evolutiva e sono caratterizzati da una profonda sofferenza fisica, psichica e relazionale dei giovani che, indirettamente, si ripercuote su tutta la famiglia. In questo ultimo decennio, si è assistito ad un aumento significativo di tale patologia, con un abbassamento preoccupante dell’età di esordio delle forme adolescenziali di questo disturbo (11-12 anni).
di Roberto Valeri
01/12/2022