Caratteristiche socio economiche dell'area picena: focus sui processi di innovazione
Anno dopo anno, le analisi dell'Osservatorio Socio Economico della Banca del Piceno costituiscono un importante momento di analisi e riflessione. Questo è avvenuto anche con il convegno sul tema: “Caratteristiche socio economiche dell'area picena: focus sui processi di innovazione”.
“Il nostro osservatorio – ha detto il presidente della Banca del Piceno Mariano Cesari – ogni anno si arricchisce di elementi grazie ai quali è possibile capire come si può sviluppare il Piceno sotto l'aspetto socio economico”.
Tra le relazioni più attese quella del professor Gian Carlo Blangiardo, Presidente Istituto Nazionale di Statistica – ISTAT il quale ha presentato i dati del rapporto BES – Benessere Equo Sostenibile ed in proposito ha detto: “Il BES rappresenta uno strumento fine ed esaustivo di misurazione del grado con cui le politiche producono, in concreto, cambiamenti sulla vita delle persone. Nel voto di sintesi le Marche si collocano al di sopra della media nazionale. Analizzando nel dettaglio i vari temi analizzati, emerge che per quanto riguarda il capitolo della Salute, le Marche non sono messe benissimo e si si collocano al 17° posto, con un 5% sotto la media. Per quanto riguarda il capitolo Istruzione e formazione, le Marche si collocano al 7° posto pari al 5% sopra la media. Per il lavoro, le Marche si collocano al quinto posto con un +7% sopra la media e per il Benessere Economico la vostra regione è un po' sopra la media, le Marche occupano il 12° posto con un 4% sopra la media mentre per le Relazioni Sociali le Marche si collocano al 15°. Le Marche sono messe bene anche per Politiche e Istituzioni, occupando il quarto posto con un 5% sopra la media. Sul tema della Sicurezza, le Marche occupano il nono posto in Italia, con un 7% sopra la media. Invece, per quanto riguarda il Benessere soggettivo, le Marche si collocano al 14° posto con un 2% sotto la media. Nel capitolo relativo al Patrimonio Culturale, le Marche hanno una posizione di leader a livello nazionale con il quinto posto e con un 2% sopra la media. In media con le altre realtà regionali per l'Ambiente”.
Molto interessante anche il capitolo relativo della “Ricerca, Innovazione e creatività”. e in proposito il presidente dell'Istat Gian Carlo Blanciardo ha detto: “Credo che innovare si deve tradurre nella ricerca di soluzioni e intervenire sulle leve per migliorare. La regione Marche si colloca nella media, occupando il 7° posto. Nella qualità dei servizi, la vostra regione occupa l'undicesimo posto con un +3%”.
Il direttore della Banca d'Italia di Ancona, Gabriele Magrini Alunno, ha tracciato un quadro sulla situazione economica della regione con riferimento allo scorso anno: “Nel corso del 2021, la crescita del sistema economico delle Marche è stata rilevante, nei primi mesi del 2022 si sono avvertite le conseguenze della crisi dell'aumento delle materie prime e dell'energia oltre alla conseguenza della guerra. Dobbiamo essere consapevoli, però, che il 2021 ha fatto registrare un trend di sviluppo record e quindi il confronto tra quest'anno e quello appena passato deve tener conto di questo aspetto. In questo contesto, l'innovazione rappresenta un asset molto importante per lo sviluppo delle imprese delle Marche”.
Sulle prospettive per le aziende Gino Sabatini, presidente della Camera di Commercio delle Marche ha detto: “I naviganti decidono di non iniziare la navigazione se c'è il mare in tempesta. Questo vale anche per gli imprenditori e proprio in questa fase è fondamentale il ruolo delle istituzioni che, in questo periodo, devono supportare il sistema economico delle Marche e del Piceno in particolare. In che maniera potete intervenire? In primo luogo, con la sburocratizzazione e agevolando l'applicazione del Pnrr che non sta calando sul territorio”.
Il tema del Pnrr è stato sviluppato anche dal dottor Fausto Poggioli, Responsabile Area Territoriale Mercato Centro Est Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, il quale ha detto: “Per il Pnrr abbiamo creato un'area interna ad Iccrea dedicata allo studio dei regolamenti decisi per la sua attuazione. Questo ci permette di avere un patrimonio di conoscenza da mettere a disposizione delle aziende del territorio”.
Sul ruolo che la Banca del Piceno può svolgere ha aggiunto: “La Banca del Piceno è fra le banche di maggiori dimensioni e una delle più importanti realtà in Italia del sistema Iccrea. Grazie all'istituzione della struttura interna “corporate”, riuscirà ad assicurare alla propria clientela quella consulenza necessaria ad utilizzare il Pnrr nel migliore dei modi”.
Per capire come la Banca del Piceno può intervenire per soddisfare al meglio le esigenze della propria clientela, è stata condotta un'analisi qualitativa i cui risultati sono stati presentato da Carla Alunno dell'Università Politecnica delle Marche: “Abbiamo condotto la ricerca direttamente sui clienti della Banca del Piceno ed è emerso che un'innovazione sempre più aperta necessita di networking con i soggetti dell'ecosistema dell'innovazione. Occorrono nuove competenze, nuove professionalità, competenze trasversali per l'innovazione come le competenze digitali, la capacità di lavorare in team, la capacità di comunicare, abilità di ricerca, capacità organizzative, flessibilità, creatività, capacità di analisi, problem solving. Per quanto riguarda gli incentivi pubblici all'innovazione, i clienti chiedono alla banca consulenze specifiche in grado di intercettare le opportunità ma anche accompagnare le imprese nell'accesso ai bandi. Una banca del territorio rafforza le radici sul territorio, attinge agli stimoli di clienti e stakeholders, comprende i fenomeni emergenti ed è per questo rilevante l'importanza degli Osservatori. Oltre all'erogazione del credito e alla gestione degli asset dei clienti mette a disposizione, persone, competenze e presidi territoriali per supportare le imprese nella crescita e nella ricerca costante di innovazione”.
Tali concetti sono stati condivisi dal professor Gian Luca Gregori, Magnifico Rettore dell'Università Politecnica delle Marche, il quale ha focalizzato il suo intervento su : “tre tematiche: la prima prende in esame le dinamiche territoriali. Il secondo tema riguarda proprio l'innovazione. E infine, l'esperienza che l'ateneo condivide da anni con la Banca del Piceno per il progetto Campus World, che è esso stesso un esempio di innovazione. Per quanto riguarda le dinamiche territoriali, stiamo assistendo ad una diminuzione complessiva delle imprese dal 2012, in particolare e in misura ancor più preoccupante delle imprese artigiane. L’importanza della tutela delle piccole e micro imprese è fondamentale per la struttura stessa del sistema imprenditoriale. Per quanto riguarda l'innovazione, vorrei subito sfatare una leggenda metropolitana secondo la quale le piccole imprese non innovano. Le innovazioni possono essere anche intangibili. Ad esempio, le innovazioni riguardano anche l'interfaccia con il sistema del credito. Da questo punto di vista, dobbiamo migliorare il dialogo tra le imprese e il sistema creditizio. Inoltre, con l'Open Innovation e grazie agli Ecosistemi di innovazioni viene fuori un modello più dinamico che coinvolge più attori. Infine, occorre analizzare come il digitale sta cambiando la vita delle imprese. La trasformazione digitale rappresenta un'integrazione della strategia aziendale e richiede apposite competenze. Campus World è un progetto che è cresciuto moltissimo, diventando un percorso formativo virtuoso per attuare i programmi dell'internazionalizzazione delle imprese attraverso il patrimonio delle conoscenze e le competenze”.
“L'innovazione – ha detto il direttore generale della Banca del Piceno Franco Leone Salicona – dovrà essere coniugata anche sui temi dell'Esg”.
Il convegno si è concluso con la tavola rotonda alla quale hanno partecipato Francesco Balloni Direttore CNA Ascoli Piceno, Elena Capriotti Direttore Confesercenti Ascoli Piceno, Franco Gaspari Confindustria Centro Adriatico e Francesco Goffredo Direttore Coldiretti Ascoli Fermo.
di Vittorio Bellagamba
25/06/2022