La Giornata del biologico 2021 della Cia
ORTEZZANO – La Valdaso si sta distinguendo sempre più per un'agricoltura biologica attenta dell'ambiente, del benessere animale e della bontà dei prodotti agricoli. Una tendenza che trova conferma anche nell'accordo d'area stipulato proprio in quest'angolo del fermano. L'importanza di una cultura biologica sempre più seguita e attuata dagli agricoltori è emersa nel corso della Giornata del Biologico 2021 organizzata dalla Cia – Agricoltori Italiani a Ortezzano con l'intento di analizzare la strategia europea Frame to Work: una transizione sostenibile dal produttore al consumatore. Dopo i saluti introduttivi del sindaco di Ortezzano Carla Piermarini e del presidente della Cia di Ascoli-Fermo Ugo Marcelli ha preso la parola Sara Tomassini presidente Marche Anabio la quale ha detto: “Credo molto nel distretto biologico. Il biologico è il sistema più sostenibile. Dobbiamo coniugare il benessere della salute dell'ambiente e degli animali con la sostenibilità economica”.
Mirella Gattari presidente regionale della Cia ha aggiunto: “L'agricoltura tradizionale è la più sostenibile del mondo. L'agricoltura biologica italiana è il nostro fiore all'occhiello come salubrità dell'alimento. Non mancano le criticità che dobbiamo migliorare con adeguate strategie. Entro il 31 dicembre il nostro Governo dovrà presentare la nuova Pac Piano agricolo strategico. Confidiamo nella disponibilità di questi fondi per portare avanti progetti sul bio. Voltaire diceva: ‘Dobbiamo continuare a coltivare il nostro giardino’ noi siamo pronti a farlo ma dateci gli strumenti giusti”.
L'assessore regionale e vice presidente della Regione Marche Mirco Carloni ha detto: “Siamo alla vigilia della costituzione del distretto biologico. In questo percorso la Cia ha dato un considerevole contributo. Abbiamo una potenzialità attrattiva nelle Marche che è molto importante. Il bio deve diventare da tratto distintivo della nostra produzione agricola a enorme fattore competitivo per attrarre anche i turisti. Gli agricoltori marchigiani hanno fatto il loro lavoro per produrre prodotti buoni ma soprattutto sani”.
Il presidente della Cia di Fermo – Ascoli Ugo Marcelli ha rivolto all'assessore regionale un appello: “Legato alle conseguenze del terremoto che ha creato diversi problemi agli agricoltori. Dobbiamo introdurre nel tavolo stato regione tutta l'agricoltura dell'entroterra per soddisfare le esigenze di tutti” La risposta dell'assessore Carloni non si è fatta attendere: “La trattativa con il Governo è molto tesa ma siamo sul pezzo”. Federico Marchini presidente nazionale Anabio ha sottolineato nelle conclusioni l'importanza che sta generando il settore bio a livello nazionale per una valida e concreta transizione ecologica.
11/12/2021