Il Credito Cooperativo contro l'usura

San Benedetto Del Tronto - Le dodici banche di credito cooperativo delle Marche firmano un accordo con la fondazione antiusura "Mons. Francesco Traini Onlus".

A San Benedetto del Tronto, presso la Diocesi, si è svolta la conferenza stampa che ha sancito il rinnovo dell'accordo di convenzione tra le 12 BCC del Gruppo Bancario Cooperativo ICCREA con sede nella Regione Marche e la Fondazione Antiusura Mons. Traini onlus di San Benedetto del Tronto, un patto per aiutare le famiglie e le piccole imprese familiari a non finire nella rete dell’usura.

All’incontro hanno partecipato - S.E. Mons. Carlo Bresciani, Vescovo della diocesi di S. Benedetto del Tronto - Ripatransone – Montalto Marche, Fausto Poggioli, Direttore Area Territoriale Mercato Centro Est Iccrea Banca, Edio Costantini, Presidente Fondazione Antiusura Mons. F. Traini Onlus, Francesco Valentini Relazioni istituzionali Area Territoriale Mercato Centro Est Iccrea Banca ed il direttore della Banca di Ripatransone e del Fermano, Vito Verdecchia.

Le dodici BCC marchigiane che hanno sottoscritto la convenzione sono la Banca di Ancona e Falconara Credito Cooperativo, la Banca di Filottrano Credito Cooperativo di Filottrano e Camerano, la BCC Ostra e Morro d’Alba, la BCC Ostra Vetere, la Banca di Pesaro Credito Cooperativo, la BCC Fano, BCC Metauro, BCC Pergola e Corinaldo, BCC Recanati e Colmurano, Banca dei Sibillini Credito Cooperativo di Casavecchia, Banca del Piceno Credito Cooperativo e la BCC Ripatransone e Fermano Credito Cooperativo: queste BCC operano su tutto il territorio regionale con 166 sportelli che rappresentano circa il 19 % del totale delle Banche nella Regione Marche.

Nel suo intervento, il Vescovo Carlo Bresciani ha espresso “un profondo apprezzamento per la Fondazione Mons. Traini e per il suo operato, credo tra gli unici nelle Marche perché cerca di costruire una rete. Più ci si mette in rete, più si risponde ai bisogni delle persone e le banche di credito cooperativo sono particolarmente adatte ad intercettare i bisogni del territorio. Se dimentichiamo il territorio, si impoveriscono le radici ed una pianta, alla lunga, non dà più frutti. Ringrazio per il suo operato il Gruppo Bancario Iccrea e lo invito, così come invito la Fondazione, ad andare acanti perché si cresce non solo con il bilancio, ma se dietro al bilancio ci sono relazioni e valori”.

Il Presidente della Fondazione Mons. Traini, Edio Costantini, ha dichiarato: “Sono grato al Vescovo, la sua presenza qui ci dà forza, ed il Gruppo Bancario Cooperativo ICCREA attraverso le BCC che hanno sottoscritto l’accordo di collaborazione con la Fondazione. M. Traini. Il lavoro che svolge la Fondazione ha bisogno di avere una banca che traduca i bisogni in prestiti, mutui e finanziamenti. Se non ci fossero le Bcc, sarebbe un problema: a noi si rivolge gente che non può avere un credito ufficiale, i cosiddetti “non bancabili”. Negli ultimi dieci anni, con tre gruppi di ascolto formati da volontari formidabili e competenti, abbiamo aiutato oltre 300 famiglie ed imprese familiari, per circa 3 milioni di euro. Ogni anno si rivolgono a noi circa 400 famiglie, poche pratiche vanno a buon fine, 30-40 operazioni perché molte volte le altre convenzioni non funzionano: con le Bcc del territorio si riesce a dialogare”

Con l’adozione di questo nuovo accordo frutto dell’intesa tra il GBC Iccrea e la Consulta Nazionale Antiusura, sarà possibile migliorare sul territorio un percorso virtuoso e un’azione concreta già avviati da anni nel rapporto BCC e Fondazione Antiusura Mons. Traini per evitare che le fasce più deboli vengano esposte ai rischi e alle conseguenze legate a questo drammatico fenomeno ancora fortemente attuale, specie nel momento storico che stiamo vivendo.


Iccrea Banca è la Capogruppo del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, il maggiore gruppo bancario cooperativo italiano, a capitale interamente italiano, ed è costituito da 130 Banche di Credito Cooperativo insieme ad altre società bancarie, finanziarie e strumentali controllate da Iccrea Banca.

Il Gruppo Iccrea è il terzo gruppo bancario italiano per numero di sportelli, 2.529 in oltre 1.700 comuni italiani, e il quarto per attivi, con oltre 169 miliardi di euro. Il Gruppo conta inoltre 92,8 miliardi di euro di impieghi lordi e una raccolta complessiva (diretta e indiretta) pari a circa 140 miliardi di euro, con più di 3 milioni di clienti e 824 mila soci. Il Gruppo ha un CET 1 Ratio del 16,7% e un TCR del 17,5% (dati al 31 dicembre 2020).





“Grazie all’accordo siglato dalle 12 BCC marchigiane Affiliate al GBC Iccrea con Fondazione Monsignor Traini - ha detto il Direttore dell'Area Territoriale Mercato Centro Est di Iccrea Banca, Fausto Poggioli - vogliamo dare un segno forte della nostra presenza sui territori. Ricordo l’esortazione di Papa Francesco al Credito Cooperativo, nel 2015, di non “fermarsi a quello che avete già realizzato” e la risposta del nostro Presidente, che nel parlare delle Bcc come “fabbriche di fiducia” ha parlato dell’importanza delle persone che incarnino questi valori, come accade nel territorio attraverso persone come il direttore della Banca di Ripatransone e del Fermano, oggi presente, Vito Verdecchia”.

Il dottor Francesco Valentini, Responsabile Relazioni istituzionali Area Territoriale Mercato Centro Est Iccrea Banca, è entrato nello specifico dell’accordo, ricordando che il “primo articolato della convenzione è del 2007 e questo rinnovo risponde ad una evoluzione normativa e delle difficoltà del mercato. Il Credito Cooperativo ha dunque rinnovato la tipologia dei prodotti oggetto della convenzione dando, in fondo, evidenza ad un ruolo di sostegno che ha da sempre e che emerge dalla dichiarazione consolidata non finanziaria. Voglio ricordare che gran parte delle garanzie è data dalla Fondazione Mons. Traini, che per noi è garante anche del percorso che certifica dove vengono allocate le nostre risorse”.

Il saluto finale è stato portato dal direttore della Banca di Ripatransone e del Fermano, Vito Verdecchia: “Il nostro sostegno è uno strumento di inclusione sociale. Ci sono persone, famiglie, aziende che vengono in maniera molto fredda definite “non bancabili”, noi per quanto possibile cerchiamo di farle diventare bancabili attraverso gli strumenti che lo Stato e la Fondazione ci mettono a disposizione. E’ vero, queste non sono operazioni importanti per il bilancio, ma sono linfa vitale per la crescita del territorio e non dobbiamo mai perdere di vista questo importante obiettivo, connaturato all’essenza stessa del Credito Cooperativo”.

di Roberto Valeri

29/11/2021

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