Ricostruzione, dopo la bocciatura del pacchetto anche i tecnici in rivolta: “Ci rifiutiamo di lavorare così”
ASCOLI PICENO – «Siamo pronti a rinunciare alla cariche relative al sisma». E’ il monito lanciato da Leo Crocetti presidente del Collegio Geometri e G.L. di Ascoli, dopo la mancata approvazione da parte della Commissione Bilancio su alcuni provvedimenti che sono indispensabili per dare finalmente una svolta alla ricostruzione post sisma. Sul piede di guerra tutti i tecnici della ricostruzione post-sismica nell’Italia centrale che sono pronti a rinunciare agli incarichi. «Ci rifiutiamo di lavorare alla ricostruzione con questo sistema – prosegue il presidente Crocetti – dopo che la Commissione Bilancio della Camera ha deciso di non inserire il pacchetto di misure per le zone terremotate nel Dl “Rilancio”. Abbiamo lavorato con il commissario straordinario Giovanni Legnini su misure volte a coniugare il nuovo “Sisma-bonus”. Quindi parliamo del contributo alla riparazione delle case lesionate, la revisione dei compensi per le maggiori responsabilità che ci assumiamo e tanti altri punti indispensabili a far decollare la ricostruzione dopo il terremoto del 2016. A fronte dell’impegno profuso dal commissario, che comunque ringraziamo per essersi fatto portavoce presso il governo delle tante necessità e delle tantissime criticità da rimuovere, riscontriamo però, e per l’ennesima volta, un esito negativo che ci conferma che del cratere del Centro Italia, evidentemente, non interessa a chi da Roma amministra le politiche del Paese». Ed ecco che a distanza di quattro anni dagli eventi sismici, che hanno gravemente danneggiato il territorio, il presidente Crocetti trova doveroso fare il punto della situazione. «Un bilancio – precisa il presidente del Collegio Geometri provinciale – per valutare le difficoltà che stiamo incontrando attualmente nella presentazione delle diverse tipologie di pratiche di finanziamento, sia presso gli Usr sia nei Comuni. Il Commissario straordinario, negli incontri ufficiali con la Rete delle professioni, con gli Usr e con i sindaci ha sempre ribadito la volontà di voler creare una sinergia tra gli operatori impegnati nella ricostruzione, con lo scopo di velocizzare e ridurre i tempi necessari per arrivare all’emanazione dei decreti di finanziamento». La categoria geometri ritiene che una sensibile sburocratizzazione delle procedure e delle pratiche sia a questo punto inevitabile per risolvere gli annosi problemi di ritardi accumulati nella progettazione e quindi nel rilascio dei contributi. «Ad oggi i processi amministrativi – conclude Leo Crocetti – sono notevoli, tanto che non riusciamo a risolvere situazioni che sulla carta sembrerebbero facili, ma l’impatto che abbiamo giornalmente con la pubblica amministrazione in genere ci creano numerose problematiche. È paradossale per me come presidente ascoltare colleghi che vogliono lasciare gli incarichi di lavoro sul sisma in un momento di sensibile crisi lavorativa; ciò sta a significare che sono stanchi di combattere contro i mulini a vento, perché sono ormai giunti ai limiti della sopportazione».
di Luigina Pezzoli
09/07/2020