Meeting, il messaggio di Papa Francesco.
E' arrivato dopo il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Meeting di Rimini, anche il messaggio di Papa Francesco: quattro pagine firmate dal Segretario di Stato Vaticano Cardinale Pietro Parolin ed indirizzate al Vescovo di Rimini, Monsignor Francesco Lambiasi.
Partendo dal tema della trentanovesima edizione del Meeting, «Le forze che muovono la storia sono le stesse che rendono l’uomo felice», la lettera invita a riflettere sul tentativo di una generazione di cambiare tutto, di coloro i quali "fecero della fede un moralismo che, dando per scontata la Grazia, si affidava agli sforzi di realizzazione pratica di un mondo migliore".
Ad Occidente, si legge, "si torna ad erigere muri, invece di costruire ponti. Si tende ad essere chiusi, invece che aperti all’altro diverso da noi. Cresce l’indifferenza, piuttosto che il desiderio di prendere iniziativa per un cambiamento. Prevale un senso di paura sulla fiducia nel futuro. E ci domandiamo se in questo mezzo secolo il mondo sia diventato più abitabile".
La tentazione dell'uomo di pensare di poter governare il mondo, sostiene Papa Francesco, si traduce da un lato nello gnosticismo, dall'altro nel neopelagianesimo: non per questo, il cristiano deve rinunciare al desiderio del cambiamento, non può rinunciare a sognare che il mondo cambi in meglio.
"È ragionevole sognarlo, perché alla radice di questa certezza c’è la convinzione profonda che Cristo è l’inizio del mondo nuovo, che Papa Francesco sintetizza con queste parole: «La sua risurrezione non è una cosa del passato; contiene una forza di vita che ha penetrato il mondo. Dove sembra che tutto sia morto, da ogni parte tornano ad apparire i germogli della risurrezione. É una forza senza uguali. […] Nel mezzo dell’oscurità comincia sempre a sbocciare qualcosa di nuovo» (ibid., 276)".
Il Santo Padre augura dunque "che il Meeting di quest’anno sia, per tutti coloro che vi parteciperanno, occasione per approfondire o per accogliere l’invito del Signore Gesù: «Venite e vedrete». E' questa la forza che, mentre libera l’uomo dalla schiavitù dei “falsi infiniti”, che promettono felicità senza poterla assicurare, lo rende protagonista nuovo sulla scena del mondo, chiamato a fare della storia il luogo dell’incontro dei figli di Dio col loro Padre e dei fratelli tra loro. Mentre assicura la sua preghiera perché siate all’altezza di questa sfida entusiasmante, Papa Francesco domanda di pregare per lui e per l’Incontro mondiale delle famiglie che avrà luogo a Dublino il 25 e 26 agosto corrente".
di Roberto Valeri
19/08/2018