Hub Lab, il via al Meeting di Rimini.

Rimini - Firmato il protocollo d’intesa tra il Comune di San Ginesio, CDO, CDO Marche Sud, Nomisma, Università di Camerino e Politecnica delle Marche.

E’ il Meeting di Rimini la sede scelta per l’avvio ufficiale del San Ginesio Hub Lab: il laboratorio permanente per la ricostruzione post sisma che vede tra i protagonisti Cdo Marche Sud. Il protocollo d’intesa è stato infatti firmato a Rimini alla fine dell’incontro "Ricostruire l'umano, ricostruire le città. Tavola rotonda di presentazione del laboratorio ricostruzione post sisma a S.Ginesio".

Alla tavola rotonda di presentazione sono intervenuti Mario Scagnetti, Sindaco di San Ginesio; Emanuele Frontoni, Presidente della Compagnia delle Opere Marche Sud; Marco Marcatili, Nomisma; Flavio Corradini, Rettore dell’Università di Camerino; Stefano Lenci Univpm Alberto Mazzucchelli, ingegnere coordinatore del progetto. Moderano Elena Stoppioni, presidente Cdo Edilizia e Massimiliano Di Paolo, Direttore della Compagnia delle Opere Marche Sud.

“Apprezzo particolarmente il San Ginesio Hub Lab – ha dichiarato il Presidente della Compagnia delle Opere Bernhard Scholz – perché quando ho visitato la città a marzo, avendo ascoltato le persone ed attraversato la zona rossa, mi sono reso conto del fatto che i cittadini di San Ginesio, che avevano perso la loro città, in un certo senso l’avevano riscoperta, come luogo di relazioni, di vita, di esperienze umane. Questo spirito sarà fondamentale nel progetto: non bisogna pensare di mettersi in stand by umano e sociale, nell’attesa della ricostruzione post sisma che diventa una parentesi in cui si aspetta, è necessario che per tutti la ricostruzione post sisma sia un’esperienza umana completa”.

L’idea di una ricostruzione che non sia quella di spazi ma di “luoghi relazionali” è stata espressa anche da Marco Marcatili di Nomisma. “San Ginesio Hub Lab è un progetto – ha ribadito il Presidente della Compagnia delle Opere Marche Sud Emanuele Frontoni – che richiede una reale corresponsabilità, che presuppone il lavorare insieme. Dunque noi siamo oggi parzialmente contenti, molto appassionati e piuttosto preoccupati perché ci sarà molto lavoro da fare”.

Il San Ginesio Hub Lab, come sottolineato anche dall’ingegnere coordinatore del progetto, Alberto Mazzucchelli, sarà uno strumento operativo che vuole garantire la massima apertura al coinvolgimento degli attori locali ed al loro coinvolgimento diretto.
Aperto al contributo esterno, San Ginesio Hub Lab sarà in grado di offrire un efficace supporto agli attori locali, ed in particolare all’Amministrazione Comunale, per la definizione e l’implementazione delle azioni mirate al sostegno e al rilancio del tessuto economico e sociale nel post-terremoto: una sorta di “think tank” permanente per il paese.
Il “San Ginesio Hub Lab” svilupperà le proprie attività all’interno di uno spazio ben definito e stabile, un atelier, in cui poter organizzare momenti di confronto, di riflessione operativa e, non ultimo, condividere un approccio metodologico in grado di generare percorsi di crescita.
Le principali attività dell’Hub Lab saranno quelle di sviluppo e confronto sulle tematiche connesse alla rivitalizzazione del tessuto economico e sociale e di supporto agli attori locali per l’approntamento di strategie e progetti specifici di sviluppo territoriale, comunicazione e marketing finalizzati allo sviluppo territoriale, nonché di sviluppo con gli stakeholders locali di approfondimenti tematici e linee guida per uno sviluppo territoriale sostenibile.
“Non è semplice far capire cos’è successo a San Ginesio, perché si tratta di esperienze che bisogna vivere – ha dichiarato il Sindaco di San Ginesio Mario Scagnetti – Dopo il sisma di ottobre, San Ginesio ha perso il 68% delle unità immobiliari: tutto il patrimonio pubblico, tutte le chiese, quattro scuole su sei. Però non ci siamo fermati, la nostra gente non si è fermata, grazie anche alla lungimiranza delle amministrazioni passate abbiamo avuto a disposizione degli spazi pubblici che sono stati subito utilizzati nell’emergenza. Poi abbiamo cominciato a pensare al nuovo plesso scolastico, stiamo preparando la nuova sede comunale. E ci sono nuove opportunità per San Ginesio che dobbiamo cercare di cogliere. Noi possiamo cercare di salvare i nostri territori, certamente non da soli, abbiamo pensato, anche grazie alla Compagnia delle Opere e in collaborazione con le università del territorio, che fosse importante un confronto tra più realtà, per individuare quale potesse essere la continuità o l’innovazione per San Ginesio”.

di Roberto Valeri

21/08/2017

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