
Quasi 4.700 gli incidenti stradali in Abruzzo
Sono complessivamente 4.665 gli incidenti stradali avvenuti in Abruzzo nel corso del 2006, di cui 151 si sono rivelati mortali, 165 le persone che hanno perso la vita mentre 7.052 quelle rimaste ferite. Il bilancio, seppur ancora grave, appare in diminuzione rispetto ai due anni precedenti: nel 2005 gli incidenti sono stati 4.814 , i decessi 134 e le persone rimaste ferite 7.225, mentre nel 2004 gli incidenti 4.977, i decessi 141 e i feriti 7.544. Per quanto riguarda il mese più critico per numero di incidenti stradali l'analisi evidenzia come sia luglio il mese con il numero maggiore (499) mentre giugno quello con il maggior numero di decessi (22). Tuttavia, nonostante l'alto ammontare degli incidenti in Abruzzo, nella graduatoria nazionale la nostra regione si posiziona al 14° posto. L'incidentalità secondo l'ambito stradale mostra che si tratta soprattutto di strade urbane dove si sono verificati 3.102 incidenti, ma grave il bilancio anche per le strade statali che ne ha contati 603, mentre sono 486 quelli avvenuti sulle strade provinciali, 300 quelli sulle autostrade e raccordi, 162 quelli sulle strade comunali extraurbane e 12 quelli sulle strade regionali. Questo quanto emerge da un'indagine dell'Istat i cui dati per la regione abruzzese sono stati elaborati dall'agenzia giornalistica Dalla A alla V che ha inoltre considerato il fenomeno a livello provinciale. La disaggregazione dei dati mostra infatti come sia la provincia di Pescara quella in cui è avvenuto il maggior numero di incidenti (1.366), seguita da Teramo (1.361), Chieti (1.235) e L'Aquila (1.015). Dall'analisi si evince inoltre che, dei 4.665 incidenti avvenuti in tutta la regione, sono 1.638 quelli avvenuti nei soli comuni dei capoluoghi di provincia in cui hanno perso la vita 28 persone e 2.290 sono rimaste infortunate. La situazione italiana, sebbene in alcune regioni il fenomeno sia in diminuzione, appare ancora piuttosto grave: sono 95 i morti per incidente stradale ogni milione di abitanti, un tasso praticamente doppio rispetto a Paesi come la Gran Bretagna, l'Olanda e la Svezia che si attestano a 50 decessi per milione di abitanti. Dall’analisi degli incidenti avvenuti nel 2006 emergono ovviamente anche le priorità su cui concentrare le azioni di sicurezza stradale: il controllo della velocità, il controllo della guida in stato di ebbrezza, la guida distratta, la protezione degli utenti deboli – in particolare pedoni e utenti delle due ruote - l’individuazione e la messa in sicurezza delle tratte stradali più pericolose.
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di Vittorio Bellagamba
04/01/2008