Abruzzo: positivo il tasso di crescita delle imprese
Pur in una situazione di grande difficoltà del sistema Paese, tra aprile e giugno hanno aperto i battenti 103.785 imprese, meno di quanto registrato nello stesso trimestre dei 2 anni scorsi, ma meglio di quanto si è verificato nel 2009. Sono state, invece, 72.220 le attività che hanno cessato di esistere nello stesso periodo, 4.570 in più dello stesso trimestre del 2011. Per ritrovare un risultato così negativo, bisogna tornare ad aprile-giugno 2008.
Il quadro nella Regione Abruzzo
Anche le imprese nate in Abruzzo registrano un lieve aumento: +0,59% nel secondo trimestre del 2012 contro il +0,81% nello stesso periodo nel 2011. La provincia di Chieti guida la classifica delle province marchigiane con il maggior numero di imprese nate: in totale sono 47.206, saldo di un +0,48%. A seguire la provincia di Teramo con circa 37mila unità e un tasso attivo dello 0,83%. In provincia di Pescara permangono circa 35mila imprese attive con un tasso di crescita dello 0,71% sempre nel secondo trimestre del 2012. Fanalino di coda la provincia de l'Aquila (31.052 imprese sempre in positivo con un +0,32%).
Questi dati sono stati diffusi da Movimprese in occasione della 135ª Assemblea di Unioncamere e rielaborati per la Regione Abruzzo dall'Agenzia DallaAallaV.
Il quadro del II trimestre 2012 i Italia
Dopo il calo registrato a inizio anno, le imprese italiane tornano a sfiorare i 6,1 milioni di unità. Sono, infatti, 6.094.109 le imprese iscritte nel Registro delle Camere di commercio alla fine di giugno. Che la crisi, però, ancora morda il nostro sistema produttivo si evince dal numero delle cessazioni, che, superando le 72mila unità, riportano indietro la lancetta al II trimestre 2008, quando chiusero i battenti oltre 75mila attività. Le iscrizioni, invece, pur rallentando rispetto ai due anni precedenti, non raggiungono il picco negativo del II trimestre 2009.
di Vittorio Bellagamba
12/07/2012