A livello nazionale ci sarann
Marche: -0,1 di giovani fino a 29 anni assunti
Lieve diminuzione delle assunzioni di giovani fino a 29 anni nel territorio marchigiano. I primi dati riguardanti il 1° trimestre del 2012 ha mostrato un calo dello 0,1% di lavoratori non stagionali rispetto al 4° trimestre del 2011. Le assunzioni “esplicite” previste si fermano a 1120 unità. Al decimo posto della classifica delle province italiane c’è Macerata: con il suo 46,7% di assunzioni “esplicite” di lavoratori fino a 29 anni - sul totale degli assunti - è prima fra le province delle Marche. Segue la provincia di Ancona (18° posto classifica nazionale) con il 42,5% di giovani assunti sul totale dei lavoratori. Ascoli Piceno (65° posto nazionale) presenta il 33,6% di lavoratori non stagionali fino ai 29 anni assunti sul totale provinciale, mentre fanalino di coda è la provincia di Fermo: 88° posto in classifica nazionale e il 29,8% di giovani assunti.
Questi dati sono stati forniti dal centro di ricerche DATAGIOVANI che ha analizzato le previsioni di assunzione secondo gli ultimi diffusi da Unioncamere-Ministero del Lavoro riferiti alle proiezioni per il periodo gennaio – marzo 2012. I dati delle imprese marchigiane sono stati rielaborati dall’agenzia di stampa Dalla A alla V.
Passando ai dati nazionali sono previste nel 1° trimestre del 2012 quasi 46 mila assunzioni non stagionali, ed altre 17 mila “potenziali”. Il 36,5% delle assunzioni complessive dalle imprese è espressamente rivolto a giovani fino a 29 anni, per un totale di 45.682 posti di lavoro. La crescita rispetto alla fine del 2011 è notevole, ma va comunque osservato che la quota di posti riservata ai giovani appare in leggera discesa (-1,1%) soprattutto al Nordovest (-7,3%). Crescono dunque le opportunità per i giovani, ma in proporzione
minore rispetto alle disponibilità complessive. Le occupazioni a carattere stagionale sarebbero invece
circa 6.300. Se però si considera che mediamente nel 38% dei casi le imprese sono indifferenti
rispetto all’età del candidato, si può ipotizzare che ai posti già previsti per gli Under 30 se ne possano
aggiungere altri 17 mila, per superare quota 63 mila.
Al Centro e al Sud le regioni che “strizzano l’occhio” ai giovani. Rispetto al totale delle
assunzioni previste, il Centro ed il Mezzogiorno si distinguono oltre che per un maggiore numero di
posti riservati ai giovani (più del 38%, contro il 34%/35% del Nord) anche per la crescita
dell’incidenza dei posti per i giovani rispetto al 4° trimestre 2011, +3% ed oltre, contro una
diminuzione nel nord Italia (in particolare a Nordovest, -7,3%). Le regioni più orientate ai giovani sono
Lazio, Campania e Puglia, in coda tra le grandi regioni Emilia Romagna e Toscana.
Più opportunità nelle piccole imprese, nel commercio e nei servizi finanziari. Poco meno di
30 mila posti per gli Under 30 vengono messi in campo dalle aziende con meno di 50 dipendenti, le
più attente ai giovani (37,8% dei posti totali), soprattutto operanti nel commercio e nelle attività
finanziarie ed assicurative. Tra le figure professionali di alta specializzazione spiccano tecnici
dell’amministrazione e della attività finanziare (circa 6 mila), tra quelle di medio livello 7.300 addetti alla vendita e 4.700 addetti a bar e ristoranti, nonché 3.600 operai specializzati dell’edilizia e 2.200 della metalmeccanica.
di Vittorio Bellagamba
10/02/2012