In Italia+7,1% in un anno per
Marche: crescono dell’1,0%le imprese del take away
Nelle Marche crescono le imprese che producono piatti pronti, precotti o take away. Nel biennio 2010/2011 l’industria alimentare e della ristorazione senza somministrazione è aumentata dell’1,0% e le imprese marchigiane passano da 2904 a 2934. La provincia più virtuosa è quella di Pesaro e Urbino con un aumento del 3,2%: da 620 imprese si passa a 640. Anche Ancona mantiene un trend positivo e fa registrare un +2,1% (da 748 imprese nel 2010 si passa a 764 imprese nel 2011). Trend negativo per le restanti tre province marchigiane. Ascoli Piceno presenta una lieve perdita che si attesta ad un -0,2% nel biennio (da 453 a 452 imprese), mentre Fermo arriva ad un –0,3%, fino a Macerata, fanalino di coda con il suo -0,6% (da 688 imprese nel 2010 si passa a 684 imprese nel 2011).
L’indagine è stata commissionata dalla Camera di Commercio di Milano e i dati riguardanti le imprese marchigiane sono stati elaborati dell’agenzia stampa Dalla A alla V.
Il settore cresce anche in tutta Italia: aumentano del 7,1% le imprese di ristorazione senza somministrazione, portando a 30.297 le attività nel 2011, contro le quasi 28.300 del 2010, con un peso del 33,9% sul totale delle imprese italiane del settore alimentare. Ma in generale è tutto il sistema alimentare a crescere, +2,4% in un anno, con punte in Lombardia (+5,5%), Molise (+4%) e Umbria (+3,6%). Per concentrazione di imprese prima è la Lombardia che precede di un soffio la Campania (11,4% e 11,1% il peso delle rispettive regioni); sul podio anche la Sicilia, con il 10,7% delle imprese nazionali. Tra le province, Napoli guida la classifica con 4.524 imprese (5,1% del totale italiano), seguita da Roma (4.243, 4,8%), Torino (2.856, 3,2%) e Milano (2.756, 3,1%).
Tra i settori più dinamici, considerando i valori assoluti, spiccano i dati relativi alle imprese che producono pasti da asporto con 29.595 attività ed un peso pari al 33,2% del totale del settore alimentare, in crescita del 7% rispetto al 2010. Numerosi anche i produttori di pane e prodotti di pasticceria (26.752 attività, 30% del totale) e i produttori di paste alimentari e cous cous (5.169 attività, 5,8%).
di Vittorio Bellagamba
03/02/2012