I marchigiani amano anche il cibo internazionale
La dieta dei marchigiani diventa sempre più varia e dai sapori internazionali. Il settore complessivo della ristorazione con titolare straniero al 2011 sfiora nella nostra regione le 430 unità e pesa ormai l'11,4% sulle ditte individuali di ristorazione e il 5,3% sull'intero settore. La ristorazione etnica nelle Marche è particolarmente apprezzata, anche se solo la città di Ancona rientra in posizione centrale nella più ampia classifica nazionale delle prime cinquanta città che hanno un peso in merito alla presenza di stranieri attivi nel settore ristorazione. Ad Ancona infatti ammontano a 143 le attività commerciali in mano a stranieri nella ristorazione al 2011 con un peso pari al 15,4% sulle ditte individuali e oltre il 6,8% sull'intero settore. Questo quanto emerge da un'elaborazione della Camera di Commercio di Milano i cui dati per le Marche sono stati analizzati dall'Agenzia Giornalistica AV Notizie. A livello nazionale, se il settore complessivo della ristorazione tra 2010 e 2011 è cresciuto in media del 2,7%, nello stesso periodo le imprese individuali con titolare straniero registrano, tra ristoranti e bar, un aumento dell’11,6% superando nel 2011 le 15.600 attività. Pesano ormai il 10,2% sulle ditte individuali di ristorazione e oltre il 5% sull’intero settore. Una ristorazione che sul territorio ama soprattutto il Centro e Nord Italia, tra Lombardia con il 26,8% delle imprese individuali, il Lazio (10%), l’Emilia Romagna (9,8%) e il Veneto (8,8%). Tra le province dove mangiare etnico è più facile, Milano (12,2% del totale degli stranieri ristoratori), Roma (8%), Torino (4,3%), Brescia (3,7%) e Bologna (2,9%). E se hanno sede a Milano complessivamente il 26,1% dei ristoranti e bar attivi con titolare cinese e il 19,4% di quelli con titolari provenienti dai Paesi arabi, Roma è prima per numero di ristoratori latinoamericani (7,6% del totale Italia).
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di Vittorio Bellagamba
13/01/2012