Pil 2012: nelle Marche -0,6%
Un passo indietro per le Marche per quanto riguarda lo sviluppo al 2012 per il PIL, il dato infatti dovrebbe attestarsi intorno a -1,6%. La crisi economica nazionale dunque cambierà anche le nostre abitudini. Si calcola infatti che nel 2012 scenderà di quattro punti la spesa per i consumi quotidiani delle famiglie marchigiane. Negativo anche il dato per gli investimenti fissi lordi (-1,4%). Le esportazioni di beni verso l'estero si attestano a 1,8%. In fine nelle Marche il tasso di disoccupazione sarà del 6,9%. Uno scenario negativo per la nostra regione che risente certamente della decrescita dell'intero sistema Italia. Disaggregando il dato a livello provinciale e posto pari a 100 il valore aggiunto, per abitante, a prezzi correnti dell'intero Paese, analizziamo il valore aggiunto pro capite a prezzi correnti nel 2012. Notiamo che nelle Marche la capofila è Ancona con 26.502 euro. A seguire troviamo Pesaro Urbino con 23.390 euro. Al terzo posto con 22.796 abbiamo Macerata e ultima nella classifica marchigiana troviamo Ascoli Piceno con 22.502 euro. Questo quanto risulta da un'indagine di Unioncamere-Prometeia, Scenari di sviluppo delle economie locali italiane (dicembre 2011) i cui dati per le Marche sono stati elaborati dall'Agenzia giornalistica Dalla A alla V. La crisi economica aumenterà inoltre il divario tra Nord e Sud. Il Pil atteso nelle regioni del Nord-Ovest sarà pari al -0,4%, nel Nord Est a -0,3%, al Sud a -0,9% e al Centro a -0,5%. Soltanto l'Emilia Romagna, la Valle d'Aosta, la Lombardia, il Trentino e il Veneto conterranno la perdita rispetto alla media nazionale pur avendo comunque un andamento previsto negativo. PER VISUALIZZARE LA TABELLA CLICCARE SU DOWNLOAD
di Vittorio Bellagamba
05/01/2012