Indagine vendemmia
Anche se per i dati definitivi si dovrà aspettare il mese di ottobre, le prime previsioni e le temperature ancora estive fanno ipotizzare un’annata ricca di soddisfazioni per la vendemmia abruzzese. Luglio e agosto sono stati mesi particolarmente duri per alcune zone della fascia costiera, i pochi vitigni colpiti infatti hanno riportato danni significativi. Stando alle stime di queste ultime settimane, l’annata partita leggermente in ritardo, regalerà dal 5% al 7% in più di prodotto ad una qualità eccellente, soprattutto grazie al mancato attacco di parassiti della vite, che quest’anno sono stati inferiori alla norma. Questo quanto risulta da un'indagine compiuta dall’ Ismea e dall’ Unione Italiana Vini, i cui dati per l'Abruzzo sono stati elaborati dall'agenzia giornalistica Dalla A alla V. In questo momento è in corso la raccolta delle uve da vino precoci, soprattutto chardonnay e pecorino, che stanno dando negli ultimi anni grandi soddisfazioni. Tornando alla quantità, nella regione si stima una produzione di circa tre milioni di ettolitri di vino, sempre che vengano mantenute le condizioni climatiche attuali. C'è quindi da ben sperare per il comparto che, come ha sottolineato una indagine proprio di Coldiretti, anche nel momento della vendita sta dando ottimi frutti. Nel 2009 si è registrata una crescita record per il vino Made in Italy nel mondo con un aumento delle esportazioni in valore del 7,8 per cento dovuta a una crescita sia sui mercati dell'Unione Europea (1,4 per cento) ma soprattutto su quello statunitense (+12,5 per cento), dove l’Italia ha conquistato il primato rispetto a Francia e Australia. Analizzando la situazione a livello nazionale, gli andamenti sono costanti e suddivisi per macroaree. Se per le regioni del Nord si prevede un sostanziale aumento, nel Centro si oscilla tra situazioni stabili. Al Sud, invece, a partire dall'Abruzzo e dalla Puglia si registrano significative riprese produttive dopo le decise flessioni dello scorso anno. Particolarmente importanti, invece, le perdite registrate nelle isole maggiori. In generale, le previsioni effettuate dall’ Ismea e dall’Unione Italiana Vini preannunciano che la vendemmia 2010 sarà di buona qualità. Dalla ricognizione dei vigneti fatta congiuntamente a settembre si stima che la campagna di quest’anno potrebbe eguagliare i volumi di quella del 2009 o essere leggermente inferiore (-1%). La qualità nel complesso, si presenta buona ma, come al solito, molto dipenderà dagli ultimi 20-25 giorni prima della raccolta, in cui sarà fondamentale un clima caldo, ma non umido, con alte temperature diurne e situazioni più fresche di notte, per rallentare la retrogradazione della componente acida. Quest'anno sugli esiti della campagna inciderà anche la così detta vendemmia verde, ossia la completa distruzione o eliminazione dei grappoli non ancora giunti a maturazione, in modo da ridurre a zero la resa dell'intera unità vitata.
di Vittorio Bellagamba
17/09/2010