Nelle Marche si prevede una buona annata vitivinicola
Segnali positivi arrivano dal comparto vitivinicolo marchigiano. Sembrerebbe, infatti, che la vendemmia 2010 nella nostra regione recuperi pienamente le perdite registrate l’anno precedente. Nonostante nel 2009 sia diminuita la produzione di vini e mosti, scesa ai 782 hl rispetto agli 871 hl dell’anno precedente, quest’anno sembrerebbe intravedersi un netto recupero. Lo stato vegetativo della vite rientra nella media stagionale, in ritardo di oltre una settimana sullo scorso anno, con un’abbondante cacciata a cui hanno fatto seguito fioritura e allegazione ottimali. Questo, in sintesi, quanto emerge da una prima ricognizione sullo stato dei vigneti svolta da Ismea e Unione Italiana Vini, nella prima decade di luglio e i cui dati per le Marche sono stati elaborati dall'agenzia giornalistica Dalla A alla V. CLICCANDO SU DOWNLOAD E’ POSSIBILE VISUALIZZARE LA RELATIVA TABELLA Più in generale le stime produttive per la prossima vendemmia sembrerebbero indicare una crescita rispetto allo scorso anno, con un aumento comunque contenuto entro i limiti del 5%. Se ciò avvenisse, la campagna 2010 in volume assoluto potrebbe tornare sui livelli del 2008 e superare quota 46 milioni di ettolitri contro i 45,4 milioni di ettolitri del 2009. La qualità attesa è mediamente buona. Una caratteristica che accomuna il Vigneto Italia di quest'anno è il ritorno a un calendario “normale” dopo gli anticipi del 2009: il freddo rigido che ha contraddistinto il lungo e piovoso inverno ha infatti rallentato lo sviluppo vegetativo, determinando uno slittamento in avanti, rispetto allo scorso anno, di quasi tutte le fasi fenologiche. Scendendo nel dettaglio regionale si evidenzia una sostanziale omogeneità all'interno delle diverse macro-aree nazionali: nel Nord quasi tutte le regioni si collocano su livelli produttivi uguali o leggermente superiori alla campagna scorsa, mentre le previsioni per il Centro appaiono in linea con il 2009 fatta eccezione per le Marche dove si stima un recupero, almeno parziale, delle perdite subite lo scorso anno. Al Sud sembrano, tuttavia sottrarsi le produzioni delle due isole maggiori.
di Vittorio Bellagamba
06/08/2010