Mondiali: nelle Marche non mancano quelli che tifano il Sudafrica
Da circa una settimana sono iniziati i mondiali. Nella nostra regione sono numerose le bandiere della nazionale che sventolano in molti balconi, ma non mancano neppure coloro che tifano il Sudafrica. Tra questi, sicuramente anche coloro che sono nel panorama imprenditoriale. Nelle Marche, al primo trimestre 2010, si contano nove titolari sudafricani di ditte individuali, sette soci e tre amministratori, per un totale di diciannove cariche (ogni persona può ricoprire più cariche) in flessione del 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente quando se ne contavano venti. Considerando i settori in cui si inseriscono queste attività quattro riguardano il manifatturiero, due le attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento, una il commercio all’ingrosso e al dettaglio, una le costruzioni e una le attività professionali, scientifiche e tecniche, per un totale di nove ditte individuali con a capo titolari sudafricani. Analizzando le cariche detenute dai sudafricani nelle imprese presenti nelle varie province marchigiane risulta che a Pesaro Urbino vi sono cinque titolari, due soci e un amministratore, ad Ancona due soci, un titolare e un amministratore, ad Ascoli Piceno due titolari, un socio e un amministratore e a Macerata due soci e un titolare. Questo quanto risulta da un’indagine della Camera di Commercio di Milano i cui dati per le Marche sono stati elaborati dall’agenzia giornalistica Dalla A alla V. CLICCANDO SU DOWNLOAD E’ POSSIBILE VISUALIZZARE LA RELATIVA TABELLA Nel Belpaese sono i circa 300 titolari sudafricani di ditte individuali, pari a quasi la metà di tutti i residenti provenienti da quel Paese (633). Prime province tra i principali centri per presenza di residenti sudafricani Roma con 137 e Milano con 68. Per cariche nelle imprese Roma con 109 e Milano con 99. Varie le attività: dagli allevatori e coltivatori ai traduttori e interpreti, dagli affittacamere a chi fornisce assistenza informatica o vende computer, dai chi produce bijoux e oggettistica ai parrucchieri. Come settori operano soprattutto nel commercio (27,4%), nelle attività manifatturiere (15,1%), nelle costruzioni (9,9%) e in alberghi e ristoranti (9,6%). La presenza più numerosa in Veneto (11% del totale nazionale). Seguono Lazio, Lombardia e Toscana (10% circa). L’identikit dell’imprenditore sudafricano in Italia? Uomo nel 65% dei casi, mentre tra i residenti prevalgono di poco le donne (329 contro 304), e di età compresa tra i 30 e i 49 anni (70%). Sono circa mille invece le cariche ricoperte da sudafricani, presenti soprattutto come amministratori, questi ultimi con quasi 400 cariche di cui ben 91 in Lombardia.
di Vittorio Bellagamba
18/06/2010