Il settore alimentare nelle Marche cresce dell'1,3% in un anno
La crisi che sta colpendo il Belpaese, così come la nostra regione, sembra non voler trovare un freno. Numerosi i settori che risentono di questa recessione economica, tuttavia la produzione alimentare non sembra esserne colpita. Crescono, infatti, dell’1,3% le imprese marchigiane attive nel comparto nel I trimestre del 2010 rispetto allo stesso periodo del 2009, che in valori assoluti si traduce in 37 attività in più rispetto all’anno precedente. Disaggregando il dato a livello provinciale risulta Ancona la più “golosa” con 735 imprese attive (+3,1%) seguita dalle province di Macerata con 671 imprese (+0,9%), Pesaro e Urbino con 606 imprese (-1,6%) e Ascoli Piceno con 445 imprese (+1,1%). Tra le principali imprese marchigiane del settore alimentare attive al I trimestre 2010 troviamo: ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi d’asporto (1149), produzione di pane e prodotti di pasticceria freschi (634), produzione di olio e grassi (93) e produzione di prodotti a base di carne (78). Questo quanto risulta da un’indagine della Camera di Commercio di Milano i cui dati per le Marche sono stati elaborati dall’agenzia giornalistica Dalla A alla V. CLICCANDO SU DOWNLOAD E’ POSSIBILE VISUALIZZARE LA RELATIVA TABELLA Anche nel resto d’Italia la produzione alimentare va forte: +2,3% in un anno (dal I trimestre del 2009 allo stesso periodo del 2010) con 86.006 attività (nel 2009 erano 84.103). La regione più golosa è la Campania (9.573 imprese, 11,1% del totale nazionale, +5,2% la crescita dal 2009), seguita dalla Lombardia (9.530 imprese, 11,1%, +4,6%) e dalla Sicilia (9.338, 10,9%, +1,3%). Tra le prime province Napoli con 4.376 imprese (5,1% del totale nazionale e +9,2% rispetto al 2009), Roma con 4.099 (4,8% e +0,8%), Torino con 2.658 (3,1%, +4,1%) e Milano con 2.543 (3%, +6,9%). Tra i settori che crescono di più anche le attività dedite alla produzione di birra (+21,2% in un anno) e la produzione di preparati omogeneizzati e di alimenti dietetici (+12,7%). In valori assoluti, spiccano invece i dati relativi alle imprese che producono prodotti di panetteria e pasticceria fresca, con 26.495 attività ed un peso pari al 30,8% del totale delle imprese italiane del settore alimentare, in crescita dello 0,6% rispetto al 2009. Numerosi anche i produttori di paste alimentari, di cuscus e di prodotti farinacei simili (5.230 attività, 6,1% del totale) e i produttori dell’industria lattiero – casearia, trattamento igienico, conservazione del latte (3.551 attività, 4,1%). Pigri anche per gli animali da compagnia: 56 le imprese specializzate per la loro alimentazione, concentrate in Emilia Romagna e Lombardia +1,8% in un anno.
di Vittorio Bellagamba
11/06/2010