Imprese, a Fermo nascono ad Ascoli muoiono
Diminuisce il numero di imprese nelle Marche. Nei primi undici mesi dell’anno, infatti, il numero di aziende nella nostra regione è diminuito di 21 unità, come risultato di 9.997 cessazioni e 9.976 aperture. Un dato negativo al quale hanno contribuito in maniera determinante le province di Ascoli Piceno dove si registra un decremento delle imprese pari a 359 unità, considerando 1.975 cessazioni e 1.616 aperture, e Pesaro Urbino dove il numero di aziende è diminuito di 78 unità frutto delle 2.443 cessazioni e 2.365 aperture. A risollevare in qualche modo le sorti economiche della nostro territorio sono le province di Fermo e Macerata dove si registrano, rispettivamente, un incremento di 252 e 68 aziende come risultato di 978 iscrizioni e 726 cessazioni nel fermano e 2.230 iscrizioni e 2.162 cessazioni nel maceratese.
Questo quanto risulta da uno studio dell’istituto Unioncamere i cui dati per le Marche sono stati elaborati dell’agenzia giornalistica Dalla A alla V.
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Fare impresa è ancora nel DNA degli italiani. Secondo le elaborazioni condotte sul Registro delle imprese, diffuse nel corso dell'Assemblea di Unioncamere in corso a Torino, nei primi undici mesi dell'anno il numero di aziende è cresciuto di 26.122 unità, come risultato di 359.108 aperture e 332.986 chiusure, raggiungendo il numero di 6.097.369 imprese. La parte da leone l’hanno fatta in questi primi 11 mesi due regioni, Lombardia e Lazio, da sole in grado di generare il 63% del saldo complessivo, e le società di capitali, che, con un differenziale positivo di oltre 42mila imprese, compensano il calo delle ditte individuali (che si riducono di oltre 22mila unità) e surclassano nella crescita le società di persone (+2.078) e le Altre forme giuridiche (+4.489).
di Vittorio Bellagamba
23/12/2009