Quasi trecento le imprese abruzzesi dedite al baby settore
Cresce il numero di imprese abruzzesi legate alla produzione di beni e servizi per la prima infanzia. Nel 2008 ammontano infatti a 294 le aziende di questo comparto, 21 in più rispetto al totale registrato nell'anno precedente. La fetta maggiore delle imprese, pari a 201 unità, si occupa di commercio al dettaglio di confezioni per bambini, seguono le imprese di servizi come asili nido e giardini d'infanzia (escluse le ludoteche) che ammontano a 79 e le strutture che si occupano di istruzione di grado preparatorio come scuole materne e scuole speciali collegate a quelle primarie.
A rivelarlo è la Camera di commercio di Milano i cui dati per l'Abruzzo sono stati elaborati dall'agenzia giornalistica Dalla A alla V che ha inoltre evidenziato la distribuzione provinciale delle imprese del settore baby. A primeggiare per numero di aziende legate ai servizi per l'infanzia e e al comemrcio al dettaglio di confezioni per bambini e neonati è la provincia di Chieti con 106 imprese. Seguono quelle di Pescara con 69, dell'Aquila con 65 e di Teramo con 54.
Analizzando l'andamento del settore baby a livello nazionale si evince che nell’ultimo anno la produzione di beni e servizi legati alla prima infanzia é cresciuta del 4,5%. Sono infatti 12.320 le imprese italiane che si occupano dei bisogni di mamme e bebè, erano 11.789 nel 2008. Le regioni più specializzate sono la Lombardia con il 23,8% delle imprese iscritte come asili nido ed il 60,5% delle fabbriche di carrozzine e passeggini. E poi la Campania con il 16,4% dei negozi per neonati e bambini (1.175 imprese) ed il 26,4% delle scuole materne e speciali (657). Il settore che é cresciuto di più? Gli asili (2.606 imprese attive, +13,4% in un anno) e la fabbricazione carrozzine e passeggini (43 imprese, +4,9% in un anno). Bene anche i negozi d’abbigliamento per bambini e neonati (+2,4% dal 2008).
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di Vittorio Bellagamba
30/10/2009