Giocattoli, l'importazione in Abruzzo è di quasi 2,3 milioni di euro
Com'è consuetudine, con l'approssimarsi delle festività natalizie si torna a parlare di regali e, con essi, anche di giocattoli, i doni più ambiti dai bambini. Il buon andamento delle vendite del settore in Abruzzo è in proposito confermato dall'incremento del valore dell'interscambio commerciale: si attesta infatti su quasi 5,5 milioni di euro il valore dei giocattoli importati da tutto il mondo nella nostra regione al secondo trimestre di quest'anno con un incremento rispetto all'anno precedente pari al 179,9%. I giocattoli, tuttavia, continuano ad essere prodotti ad alto rischio sicurezza. Soffocamento e tossicità i rischi più comuni. Secondo la Commissione europea, oltre un prodotto altamente pericoloso su tre (37%) riguarda l’infanzia tra giocattoli (417 notifiche nel 2007, 31% del totale circa, +7 punti percentuali rispetto al 2006), articoli per l’infanzia e equipaggiamento per bambini (89 notifiche, 6% del totale 2007). Per quanto riguarda il valore delle importazioni di giocattoli dalla Cina in Abruzzo, nel secondo trimestre di quest'anno si è attestata su quasi 2,3 milioni di euro, contro poco più di 469.114 euro dello stesso periodo del 2007, incremento che in termini percentuali ha significato +390,3%.
Questo quanto emerge da uno studio della Camera di commercio di Milano su dati Cedcamera 2007, Istat 2008 e Rapex 2007 e 2008, i cui dati riferiti all'Abruzzo sono stati elaborati dall'agenzia giornalistica Dalla A alla V. L'analisi tiene conto inoltre della disaggregazione dei dati a livello provinciale evidenziando come sia stata la provincia teramana a registrare il più alto valore d'importazione di giocattoli dalla Cina per un ammontare di quasi due milioni di euro, seguita dalla provincia teatina con 363.633 euro e da quella di Pescara con 10.925 mentre per L'Aquila non si registra alcun valore di interscambio commerciale.
Nei primi sei mesi del 2008, l’Italia ha importato giocattoli per oltre 453 milioni di euro, di cui quasi la metà (47%) proveniente dalla Cina, a fronte di esportazioni verso questo stesso Paese pari a meno di 1 milione di euro, esportazioni di giocattoli italiani verso il gigante asiatico che crescono però del 405% rispetto al 2007. Di prevalente provenienza europea il resto dei giocattoli che arrivano in Italia: tedeschi (25%), inglesi (4,7%) e francesi (4,2%).
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di Vittorio Bellagamba
19/12/2008