Quasi trenta le imprese storiche in Abruzzo
Sono ventisette le aziende abruzzesi nate prima del 1940. Sono le imprese più antiche, quelle che con un bagaglio di esperienza che supera i sessant'anni d'età hanno raggiunto i giorni nostri contribuendo a muovere la produttività e l'economia del territorio. In particolare, sono le manifatturiere, pari a sei unità, la fetta più consistente di imprese attive con iscrizione antecedente al 1940, seguite da quelle che operano nell'ambito del commercio all'ingrosso e al dettaglio che sono cinque, mentre sono quattro quelle che si occupano di sanità, istruzione ed altri servizi sociali, altre quattro quelle dell'intermediazione monetaria e finanziaria, tre quelle del settore immobiliare, del noleggio, informatica e ricerca, una dei trasporti, una nel settore alberghiero e della ristorazione, una del settore delle costruzioni (altre due appartengono a settori non specificati). Non risultano, tuttavia, imprese storiche nel comparto dell'agricoltura.
Questo, in sintesi, quanto emerso da un'indagine della Camera di Commercio di Milano e Registro delle imprese i cui dati per l'Abruzzo, relativi al primo trimestre di quest'anno, sono stati elaborati dall'Agenzia giornalistica dalla A alla V.
lo studio evidenzia, inoltre, come la provincia con il maggior numero di imprese storiche sia Chieti che ne conta nove, seguita da Pescara con otto, L'Aquila con sette e Teramo con tre.
Più in generale, In Italia sono oltre 6.100 le aziende nate prima del 1940 e ancora operanti sul territorio nazionale. Un terzo si concentra in Lombardia, il 10% in Piemonte e l’8,5% in Campania. Tra le province, prima Milano con 1.180 imprese, un quinto del totale nazionale, seguita da Torino (348 attività, 5,7%) e Roma (341, 5,6%). I settori che vantano la percentuale più alta di imprese longeve sono il commercio e il manifatturiero: ne contano rispettivamente 1.859 (30,3% del totale) e 1.520 (24,8%). Seguono i servizi alle imprese con il 15,5% (952 attività), l’intermediazione monetaria e finanziaria con il 5,4% (333) e gli alberghi e ristoranti con il 4,6% (282).
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di Vittorio Bellagamba
27/06/2008